Dipendenza da Alcol : Gli effetti collaterali, danni fisici e psicologici
Il termine alcolista è noto a tutti, anche se il significato spesso può essere mal utilizzato e distorto, con tale terminologia si vuole descrivere quella dipendenza da abuso di sostanze alcoliche ove il consumo eccessivo risulta dannoso.
Quando si parla di dipendenza da alcool?
Si parla di dipendenza da alcol quando l’individuo ha sviluppato quelle reazioni di tolleranza (avvenimento che si manifesta in conseguenza al fenomeno dell’assuefazione)
e reazioni di astinenza (serie di sintomi emotivi o fisici negativi, quando al soggetto viene negata l’assunzione della sostanza).
Dipendenza da alcol: Quali sono i sintomi Emotivi o Fisici Negativi dell’astinenza?
Gli effetti dell’astinenza alcolica di un bevitore cronico possono risultare drammatici, perché l’organismo si è ormai assuefatto alla sostanza. Sul piano soggettivo il paziente è spesso ansioso, depresso, debole, nervoso e non riesce a dormire.
Sul piano fisico, tremori muscolari, possono essere marcati e possono condurre all’accelerazione delle pulsazioni, a un innalzamento della pressione arteriosa e della temperatura corporea.
In casi relativamente rari un individuo che abbia assunto forti quantità di alcol per molti anni può andare incontro a delirium tremens quando la sua concentrazione di alcol nel sangue cala bruscamente. Egli può presentare allora delirio e tremori, nonché allucinazioni, principalmente visive ma anche tattili (visioni di ragni o creature orribili più tosto che a sensazione di essere toccati o strattonati).
Cosa si intende per Tolleranza e a cosa porta?
In seguito consumo di alcol e intenso prolungato si evidenza un’accresciuta tolleranza alla sostanza, in quanto il corpo tende assuefarsi alla sostanza.
La modalità del bere proprio degli individui alcol dipendenti indica che l’assunzione della sostanza diventa sempre più incontrollata. Essi hanno bisogno di bere tutti giorni e sono incapaci di smettere o di ridurre la quantità di alcol, nonostante ripetuti tentativi di astenersi completamente o di limitare il consumo ad alcuni momenti della giornata.
Il desiderio del bere diviene sempre più sfrenato, il tempo dedicato alla ricerca o al riprendersi dall’uso della sostanza aumenta progressivamente andando a compromettere la quotidianità dell’individuo.
Gli effetti negativi dell’alcol legati alla tolleranza, astinenza e effetti stessi della sostanza iniziano a influenzare tutte le aree di vita della persona.
La situazione diviene sempre più incontrollata, la persona che dipendente da alcol inevitabilmente inizia a generare e avere difficoltà di ordine sociale professionale, famiglia o con gli amici, comportamenti violenti durante la fase dell’intossicazione.
Effetti a breve e lungo termine
Quando la sostanza ingerita raggiunge lo stomaco, l’alcol inizia a essere metabolizzato e assorbito dall’organismo. L’organismo inizia ad assorbire le quantità di alcol passando dallo stomaco all’intestino per poi venir assorbito anche dal sangue. Le quantità eccedenti permangono nel circolo sanguigno. Mentre l’assorbimento dell’alcol può essere molto rapido, la sua eliminazione È molto lenta.
È ovvio, che gli effetti dell’alcol variano col variare della sua concentrazione nel circolo. L’assorbimento e la concentrazione di alcol nel circolo sanguigno dipende tuttavia da alcune variabili:
- Dalla quantità ingerita in un periodo di tempo;
- Dalla presenza assenza di cibo nello stomaco in grado di trattenere l’alcol riduce il tasso d’assorbimento;
- Dalle dimensioni corporee del soggetto;
- Dalla funzionalità epatica.
Anche se l’uso dell’alcol nella nostra società è largamente accettato è bene sapere che l’alcol è una vera e propria droga con l’effetto bifasico.
L’effetto iniziale dell’alcol e stimolante il bevitore prova sensazione di socievolezza e di benessere crescenti man mano che la sua concentrazione ematica di alcol aumenta; ma dopo che essa raggiunge il picco e inizia a declinare, l’alcol agisce da depressore e l’individuo può esprimere stati caratterizzate da emozioni negative.
Grandi quantità di alcol interferiscono con i processi di pensiero; viene compromessa la coordinazione motoria, il senso dell’equilibrio, l’eloquio e la vista.
Oltre a danni puramente di ordine psicologico, l’abuso cronico di alcol produce gravi danni biologici quasi tutti tessuti e gli organi del corpo umano subiscono gli effetti avversi di un consumo prolungato di alcol.
Alcuni di essi:
- Malnutrizione, L’alcol contribuisce direttamente alla malnutrizione in quanto compromette processi digestivi e la sua assorbimento delle vitamine , la carenza vitamine può provocare sindromi amnestiche;
- Sindrome amnesica, Una grave perdita di memoria concernente sia eventi recenti quelli passati;
- Il consumo prolungato di alcol accompagnato dalla riduzione dell’apporto proteico contribuisce allo sviluppo della cirrosi epatica;
- Compromissione delle ghiandole endocrine e del pancreas;
- insufficienza epatica;
- Ipertensione;
- Ictus;
- Emorragie dei vasi capilari (responsabile del gonfiore del colore paonazzo del volto soprattutto del naso, degli alcolisti);
- L’ uso prolungato di alcol danneggia le cellule cerebrali specialmente quelle dei lobi frontali, provocando atrofia corticale e altre alterazioni strutturali;
- Riduce la funzionalità del sistema immunitario, con conseguente aumento della suscettibilità alle infezioni e al cancro.
Si può capire che le conseguenze psicologiche, biologiche e sociali di un consumo prolungato di alcolici sono estremamente gravi.