Cleptomania
Disturbo che viene incluso nel Manuale dei Disturbi Mentali tra i Disturbi del Controllo degli Impulsi ed è caratterizzata “dalla ricorrente incapacità di resistere all’impulso di rubare oggetti che non hanno utilità personale o valore commerciale”.
Il soggetto prova una tensione crescente prima del furto, che si traduce come sollievo e gratificazione dopo averlo commesso. Il furto non è compiuto né per vendetta, né per rabbia, ma dall’incapacità a resistere ad un desiderio e tensione interna impellente. In genere gli oggetti rubati sono di scarso valore per il soggetto che spesso li cede o li butta via. Il paziente affetto da Cleptomania di solito non programma il furto, lo mette in atto da solo senza la complicità o l’assistenza di nessuno prestando attenzione a non essere arrestato..
Il soggetto si rende conto dell’insensatezza dell’atto ed in seguito a ciò può esperire uno stato di depressione e un forte senso di colpa.
“Il disturbo può causare difficoltà legali, familiari, di carriera e personali”.
Il fenomeno può aver inizio a qualsiasi età; può iniziare nella fanciullezza, nella adolescenza o nell’età adulta e in casi rari nella tarda età adulta; la patologia sembra essere più frequente tra le donne rispetto agli uomini.
Il Disturbo può subire delle evoluzioni e dei cambiamenti, per esempio i soggetti possono rubare sporadicamente alternando lunghi periodi di remissione; episodi di furto possono alternarsi a periodi di remissione oppure la patologia può essere cronica.